Che cos’è davvero OpenStreetMap

OSM non è semplicemente una mappa online libera e gratuita ma un ricchissimo database geografico attorno al quale ruota un’infinità di progetti, App e iniziative.

INDICE

UNA MAPPA E’SEMPRE UNA SELEZIONE DI DATI

OPENSTREETMAP

DATI GEOGRAFICI VS. MAPPE

NON C’E’ UNA “MAPPA OSM UFFICIALE”

UN GRANDE, RICCHISSIMO DATABASE GEOGRAFICO

UN ECOSISTEMA

LA GESTIONE DEL DATABASE

MAPPE OFFLINE E SICUREZZA

IL GPS DI PER SE’ NON CI “TRACCIA”

MANCANZE e “MEH”

VOGLIO CONTRIBUIRE!

LE APP BASATE SU OSM

 

 

UNA MAPPA E’SEMPRE UNA SELEZIONE DI DATI

Se si parla di mappe nella maggior parte dei casi si pensa alla mappa del navigatore, ad una cartina stradale oppure a un Atlante ma in realtà ci sono mappe di tipo diversissimo: carte nautiche, stradali, da escursionismo, turistiche, quelle che mostrano le caratteristiche fisiche di un territorio, quelle che ne mostrano i confini amministrativi e molte altre ancora. Tanta varietà dipende tal fatto che ognuna di queste mappe è concepita per un certo utilizzo specifico ed ha dunque interesse a evidenziare solo alcuni degli aspetti del territorio che prende in considerazione. Le mappe dei navigatori per automobili ad esempio non mostrano i sentieri su cui non è possibile andare in automobile mentre le mappe da escursionismo, al contrario, non riportano informazioni sui semafori. E’ giusto che sia così: una mappa che mostrasse tutti, ma proprio tutti gli elementi presenti su un dato territorio risulterebbe completamente inutile ed illeggibile: proviamo solo ad immaginare quanto sarebbe difficile pianificare un percorso tra Roma e Firenze su una mappa che indicasse ogni singolo semaforo, cartello stradale, idrante, cancello, sentiero, panchina, fontanella, cartellone pubblicitario, attraversamento pedonale, rivolo d’acqua, spartitraffico, tombino, numero civico, ringhiera, ecc…

 

Una mappa delle linee ferroviarie italiane.

 

Anche le mappe solitamente utilizzate dai principali navigatori per automobili, difatti, per quanto ci possano sembrare complete in realtà sono concepite per un utilizzo generalista e riportano solo una selezione di elementi. Difatti sono in grado di calcolare il percorso per raggiungere una città che sta a 200km di distanza ma nella maggior parte dei casi non sanno dirci se nei dintorni c’è una fontanella a cui abbeverarci. O ancora: sulle mappe digitali maggiormente utilizzate, zommando all’indietro per far stare l’intera penisola italiana nello schermo vedremmo comunque ben evidenziate le autostrade, ma a ben vedere se osservassimo davvero l’Italia da quell’altezza, ad esempio dall’ISS, le autostrade non si noterebbero affatto. Si tratta ovviamente di una rappresentazione grafica artificiosa, voluta perché quelle mappe sono state concepite per un uso stradale e dunque è stato scelto di enfatizzare quel dato. Le mappe digitali più note, essendo realizzate dalle big tech americane, sono principalmente interessate a fornire un servizio buono per un uso generico e con una caratterizzazione fortemente commerciale: Google Maps difatti ci può dire a che ora apre un centro commerciale di un’altra città ma non ci sa dire se nei dintorni c’è una panchina. Il carattere commerciale di un servizio di mappe online, dunque, è un elemento determinante nel tipo di informazioni che la mappa stessa riporterà.

 

Una mappa catastale contiene un sacco di informazioni utili, ma se vuoi recarti di persona sul lotto 582bis ti conviene usare una mappa stradale per orientarti

 

Che si tratti di mappe commerciali o meno tuttavia appare subito evidente un primo problema: per farsi un’immagine completa di un certo territorio è necessario utilizzare più tipi di mappe, ognuna delle quali ha una propria funzione specifica, una grafica distinta, utilizza simbologie diverse dalle altre, una diversa scala e presentare incompatibilità con le altre. Se si volesse fare un’escursione orientandosi con Google Maps per raggiungere in auto il punto di partenza ed un navigatore escursionistico Garmin per l’escursione a piedi, uno dei due potrebbe segnalare un parcheggio che l’altro non riporta o nomi di vie di campagna non corrispondenti.

 

L’Istituto Geografico Militare Italiano realizza mappe estremamente precise ma concepite per un tipo d’utilizzo che le rende inadatte ad esser usate come semplice stradario

 

Vi sono anche infinite esigenze particolari solitamente non considerate da chi realizza mappe commerciali: chi vola in deltaplano, ad esempio, spesso deve barcamenarsi tra mappe escursionistiche che indicano correttamente rilievi ed altitudini e mappe di diverso tipo ove invece è indicata la presenza di pali elettrici e cavi dell’alta tensione (dai quali i deltaplanisti voglion comprensibilmente stare alla larga). Riassumendo: se da un lato ricorriamo costantemente all’uso di mappe, dall’altro il panorama offerto dal ben vasto mondo della cartografia presenta diversi problemi:

  • Un’unica mappa completissima uguale per chiunque risulterebbe inutile ed illeggibile.
  • Ricorrere costantemente a mappe differenti può esser problematico ed a volte genera più interrogativi che risposte.
  • Le mappe commerciali, per loro stessa natura, non sono adatte ad esser impiegate per esigenze specifiche.

 

OPENSTREETMAP

Ecco dunque arrivare in nostro aiuto OpenStreetMap (abbreviato: OSM), che è qualcosa di estremamente più potente e completo di qualsiasi altra mappa digitale conosciuta. Prima di spiegare cosa la rende tanto unica vediamo velocemente quali sono le origini e la natura del progetto.

Nata nel 2004 da un’idea di Steve Coast, OSM cresce rapidamente per strutturarsi come una fondazione non a scopo di lucro con sede in Inghilterra e che ha come fine la creazione di un gigantesco database di dati geografici liberamente ed accessibili a chiunque gratuitamente. OSM difatti sposa in toto le filosofie del software libero e della libera circolazione delle informazioni (anche il software con cui OSM viene realizzato è a sua volta open source). Il progetto di OSM dunque consiste nel raccogliere ed elaborare costantemente un grandissimo numero di informazioni geografiche possibili facendole analizzare da una vastissima comunità di volontari ed armonizzarli in un unico database aperto. Tutti quegli elementi che, come detto prima, se mostrati tutti assieme renderebbero una mappa illeggibile (i singoli tombini, i tre gradini sul marciapiede, ecc), possono essere inseriti nel database OSM. Sotto molti aspetti il progetto OSM può esser definito come una sorta di “Wikipedia cartografica” anche se però vi sono delle differenze sostanziali: Wikipedia difatti è nota per esser spesso caratterizzata da problemi derivanti dal mito del “punto di vista neutrale” e dal fatto che le regole interne di Wikipedia sono spesso aggirate da gruppi che si organizzano appositamente per imporre le proprie posizioni politiche. OSM, al contrario, trattando dati geografici è molto meno soggetta a questo tipo di problematiche che tuttavia, anche se in forma più circoscritta, non mancano nemmeno qui (pensiamo ad esempio ai confini contesi tra nazioni in conflitto). In linea generale però le divergenze che possono verificarsi all’interno della comunità OSM sono più che altro di tipo tecnico e concettuale.

 

COME SI FINANZIA?
OSM viene finanziata da donazioni da parte dei membri e di diversi enti, università ed aziende che, come vedremo, sono perfettamente conscie dei vantaggi che derivano dal poter utilizzare liberamente un corpus di informazioni geografiche vastissimo e sempre più preciso. Vigili del fuoco, protezione civile, pronto soccorso, associazioni umanitarie, università ma anche aziende come Amazon e Facebook utilizzano i dati di OSM a proprio vantaggio e dunque hanno un forte interesse a collaborare alla sua realizzazione o finanziarla.

 

DA DOVE OTTIENE I DATI E COME LI GESTISCE?
Le fonti da cui OSM pesca i dati sono estremamente variegate: usa le mappe digitali fornite da diversi enti pubblici sparsi sul globo, mappe catastali, si fa consegnare i tracciati dei sentieri dai club alpinistici, raccoglie dati forniti volontariamente dagli utenti di alcune App, ottiene la concessione di dati satellitari e così via.

 

OSM raccoglie e unifica una moltitudine di dati di natura diversissima spesso provenienti da enti diversi: informazioni sui terreni, sui percorsi d’acqua, strade, segnaletica, numeri civici, informazioni commerciali ecc.

 

Tutti questi dati di natura e formato diversi vengono costantemente elaborati ed armonizzati nell’immenso database OSM da volontari che ne verificano la correttezza tramite strumenti software ed apportano manualmente correzioni e aggiunte. Si tratta, insomma, di un lavoro continuo e minuzioso estremamente complesso gestito con metodo e costante revisione: volontari esperti verificano la correttezza dei dati aggiunti dai meno esperti, ci sono forum di discussione, workshop periodici ecc.

 

DATI GEOGRAFICI VS. MAPPE

OSM come si è detto, non è banalmente una mappa bensì un database geografico. Che cosa vuol dire esattamente? Analogamente a quanto già esposto parlando dei Feed RSS e dei Frontend alternativi anche qui è necessario tener bene a mente la differenza tra un DATO e la sua RAPPRESENTAZIONE GRAFICA. Un dato è semplicemente un’informazione cruda, una stringa di testo nel database OSM in cui c’è scritto un valore. Per esempio “fontanella pubblica”. La sua rappresentazione grafica è il modo in cui questo dato viene mostrato sulla mappa. In questo caso l’icona di una fontanella che può essere grande, piccola, blu, rossa ecc. Ebbene, il concetto principale da tenere sempre a mente per capire cos’è OSM è che i dati e la loro rappresentazione grafica sono sempre separati. Che cosa comporta questo? Questa separazione permette di poter prendere esattamente gli stessi identici dati ma selezionarli e rappresentarli in modi diversi e, trattandosi di un database liberamente accessibile, ciò coinvolge innumerevoli siti ed App.

 

A sinistra i dati puri e a destra uno dei tanti possibili modi di rappresentarli

 

Facciamo l’esempio di due App o due siti di navigazione altamente specializzati: uno per vigili del fuoco ed uno per persone che si muovono in sedia a rotelle (come Wheelmap). Entrambe possono usufruire del database OSM ma la prima evidenzierà gli idranti, i sentieri, le altezze dei rilievi, le centraline elettriche, mentre la seconda evidenzierà marciapiedi, scalini, ostacoli e così via. Certi elementi presenti su una non verranno nemmeno mostrati nella seconda ed allo stesso modo certi elementi comuni possono esser rappresentati con diversa enfasi: dei gradini invalicabili per chi è in carrozzina potrebbero essere evidenziati con un grosso bollino rosso nella mappa pensata per gli spostamenti in sedia a rotelle ma senza particolare enfasi nella mappa per i vigili del fuoco che invece potrebbe segnalare con un colore diverso viottoli e stradine in cui non è possibile passare con i mezzi in dotazione. In sostanza, grazie al database OSM è possibile realizzare un numero infinito di mappe diversissime ed altamente personalizzate in base alle diverse esigenze ma i dati di tutte queste sarebbero sempre coerenti tra loro: non sarà mai possibile, consultando due mappe aggiornate e basate su OSM, che in una venga mostrata una nuova rotonda stradale appena creata e nell’altra no.

 

La stessa città vista nelle quattro visualizzazioni offerte da openstreetmap.org. Ognuna evidenzia i vari elementi in modo diverso e riporta informazioni assenti nelle altre

 

Le maggiori mappe digitali offrono al loro interno la possibilità di essere visualizzate in tre, quattro modalità diverse (anche su openstreetmap.org è possibile visualizzare la mappa in quattro modalità: standard, ciclabile, trasporti ed umanitaria) ma il database OSM permette di fare molto di più e realizzare un numero sconfinato di progetti impensabili per qualsiasi altra mappa esistente. Qualsiasi sito o App che utilizzi mappe commerciali come quelle di Google o di Apple mostrerà sempre e solo quella mappa lì, con quelle due-tre modalità grafiche che permette, coi suoi colori ed il logo sempre in evidenza.

Al contrario, poiché il database di OSM è scollegato dalla grafica usata, le mappe che ne utilizzano i dati hanno una grandissima varietà di aspetti ed è assai probabile che molte persone abbiano usato più volte mappe OSM senza nemmeno mai rendersene conto (in diversi casi si viene a sapere che la mappa è basata sul database OSM solo se si entra nelle preferenze).

 

Vorresti andare a piedi da Messina a Copenhagen? Waymarkedtrails usa i dati OSM per rendere maggiormente fruibili i percorsi che fanno per te! Nella mappa è mostrato solo l’indispensabile per orientarsi durante i tragitti.

 

Un ulteriore esempio per far comprender il meccanismo può esser questo: un’associazione interessata a promuovere escursioni di tipo storico può facilmente mettere sul proprio sito una mappa basata su OSM scegliendo di dargli un colore in scala di grigi, mostrare le linee isoipse (quelle che fan capire l’altitudine dei rilievi), far visualizzare i terreni ed i centri abitati rimuovendo le strade asfaltate, mostrare tutti gli edifici di carattere storico con un colore giallo ed i siti archeologici con un colore rosso. Sarebbe una mappa decisamente particolare che per esser realizzata da zero impiegherebbe un certo dispendio di energie ma OSM permette di realizzarla con relativa semplicità: basta selezionare il tipo di dati che interessano e poi decidere come mostrarli.

 

TheWeatherChannel usa mappe realizzate da MapBox basate sui dati OSM

 

Ma non finisce qui! Diversi enti ed aziende che realizzano autonomamente mappe proprie, spesso utilizzano parte dei dati di OSM. Le mappe di Apple, ad esempio, si avvalgono di molti dati OSM. Esri, e Mapbox, un importante fornitore di tecnologie cartografiche ed un’azienda che realizza mappe personalizzate, sono donatori OSM che ne utilizzano i dati ed anche per le proprie mappe.

 

NON C’E’ UNA “MAPPA OSM UFFICIALE”

Poiché solitamente v’è l’abitudine di considerare i dati e la loro rappresentazione come un tutt’uno, anche nel caso delle mappe vien spontaneo considerare il suo aspetto visivo come l’informazione in sè. Di conseguenza un errore comune in cui si può cadere è quello di ritenere che l’aspetto grafico delle mappe presenti su openstreetmap.org siano “LA mappa di OSM” Ma anche la mappa su openstreetmap.org, pur essendo realizzata da OSM stesso, non mostra tutte le informazioni geografiche del suo stesso database (come già detto, una mappa che mostrasse tutto-tutto-tutto sarebbe inguardabile) e pure i colori, le icone e i font che OSM ha scelto di mostrare su openstreetmap.org non sono un qualcosa di “fisso” (dati e rappresentazione sono due cose distinte).

Le diverse App Android che usano mappe basate sul database OSM. Molte di queste usano grafica, colori e icone proprie e diverse mostrano informazioni assenti nelle mappe visibili su openstreetmap.org

 

Su openstreetmap.org é stato deciso di rappresentare gli edifici con un colore grigio-marroncino, di rendere molto evidenti i binari ferroviari e le strade hanno colori diversi a seconda della tipologia. Ma se si osserva lo stesso territorio dall’App Maps.me, che utilizza a sua volta lo stesso database OSM, la grafica ed i colori son talmente diversi da farci credere che si tratti di tutta un’altra mappa: i binari ferroviari manco si vedono, le aree verdi sono molto marcate,le strade son tutte bianche ad eccezione delle Autostrade, gli edifici appaiono leggermente in 3D. I dati delle due mappe sono gli stessi ma Maps.me ha semplicemente scelto di usare quegli stessi dati in modo diverso, rappresentarli con un’altra grafica e usare informazioni che OSM ha scelto di non mostrare su openstreetmap.org (l’altezza degli edifici). Non c’è nulla di strano nel fatto che vi siano siti ed App che mostrano cose che sulla mappa openstreetmap.org non appaiono e può benissimo essere che si consideri migliore la mappa basata su OSM presente sul sito taldeitali perchè i quattro tipi di mappe visualizzabili su openstreetmap.org non sono “le mappe ufficiali di OSM” ma solo quattro delle migliaia di modi possibili di usare il database OSM. Siamo di fronte ad un concetto ben noto nel mondo del software libero a cui però il software commerciale ha disabituato: mastodon.social, l’Istanza Mastodon creata dall’inventore di Mastodon stesso, non è “l’Istanza ufficiale”; matrix.org non è l’istanza ufficiale di Matrix, non esiste una distribuzione Linux ufficiale e le quattro mappe di openstreetmao.org non sono le mappe ufficiali di OpenStreetMap.

 

 

UN GRANDE, RICCHISSIMO DATABASE GEOGRAFICO

A questo punto abbiamo diversi elementi per iniziare a comprendere meglio la ricchezza di OSM: ogni persona, ente o associazione che ha interesse ad avere delle mappe precise, tarate apposta per le proprie esigenze, coerenti con informazioni geografiche di diversa natura ed arricchite da osservazioni di migliaia di altri utenti può trarne vantaggio collaborando al database di OSM aggiungendovi i dati di proprio interesse. Il tutto viene integrato nel database OSM classificando i vari elementi per tipologia e secondo tutta una serie di criteri, andando così a formare diversi livelli gestibili autonomamente. E’ il principio seguito dai GIS (Geographic Information system), sigla con cui si identificano i principali servizi di mappatura digitale.

 

 

 

Manhattan su Google Maps

 

Manhattan sulla mappa standard di openstreetmaps.org. Appare immediatamente evidente la differenza in termini di ricchezza di informazioni e precisione

 

Qui Manhattan su Maps.me (App che usa i dati OSM). Maps.me è interessante perché sfrutta la qualità dei dati OSM ma la restituisce con la leggerezza visiva di Google Maps

 

All’interno del database si può segnalare veramente di tutto: le piazzole per i camper, i distributori pubblici di sacchetti per cani, sentieri non tracciati, WiFi pubblici, cancelli, inferriate, vicoli strettissimi che solitamente non vengono segnalati, i nomi locali delle campagne, tombini, capitelli, muretti diroccati, ruderi, sentieri abbandonati, gabinetti pubblici e mille altre cose ancora. Il tutto senza doversi preoccupare del fatto che tale informazione possa interessare solo a poche persone o che possa appesantire la mappa. Giusto per dare un’idea, qui e qui è possibile vedere alcune statistiche aggiornate sulla quantità di dati che contiene, qui e qui informazioni sull’hardware usato.

 

Una zona in Vietnam di cui OSM ne conosce solamente la rete stradale ed i fiumi principali.

 

Ci sono associazioni che inseriscono in OSM la posizione dei singoli alberi nei parchi pubblici, ciclisti che segnalano ogni singola fontanella o sbarra che impedisce il passaggio, c’è chi segnala i luoghi in cui si posizionano i banchetti di cibo da strada o i cantieri apparsi all’improvviso e così via. Il database di conseguenza accumula sempre più dati la cui ricchezza, va però notato, come per tutte le mappe online è distribuita a macchia di leopardo: se le zone più note, frequentate e di maggior interesse possono avere un grado di precisione elevatissimo ce ne sono altre che invece si limitano a mostrare giusto le strade e poco più.

 

UN ECOSISTEMA

Il database di OSM, essendo liberamente accessibile, è quindi il perno di tutto un ecosistema di App, siti e strumenti diversissimi che collaborano alla sua diffusione ed in alcuni casi anche al suo miglioramento: certe App, ad esempio, permettono a qualsiasi utente anche privo di esperienza di fornire segnalazioni minute come la presenza di un cantiere, o la rimozione di una panchina e così via. Una di queste, molto carina, che si chiama StreetComplete, gestisce questo processo con una forma di gamification sfruttata per una volta in modo positivo: una volta avviata mostra all’utente tutti gli elementi nelle sue vicinanze riguardo ai quali mancano alcuni dati, chiedendogli di completarli con semplici domande: come si chiama questo ristorante? Quanti piani ha questa casa? E così via… Ci sono anche siti ed App indipendenti che offrono servizi basati su mappe generate dal database OSM.

 

Mapillary offre un servizio simile a quello di GoogleStreetView. Nell’immagine si possono veder evidenziate in verde le strade già coperte

 

Una di queste, Mapillary, sta creando un database fotografico simile a quello di Google Street View ma prodotto dai singoli utenti che riprendono le strade coi propri smartphone. Queste fotografie non vanno a far parte del database OSM ma vengono tuttavia rilasciate con licenza Creative Commons CC-BY-SA, dando così la possibilità a chiunque di farne libero uso. I progetti autonomi sviluppati attorno ad OSM sono moltissimi: diverse mappe metereologiche e sulla pandemia Covid sono state fatte con le mappe OSM, le usano i dispositivi Garmin, pure le mappe di Apple son state realizzate attingendo al database OSM.

 

CentralineDalBasso riporta i dati sulla qualità dell’aria su mappe OSM

 

OSM è usato pure da numerose associazioni umanitarie per vari progetti e iniziative, tanto che esiste pure un team specializzato (HOT – Humanitarian OpenStreetMap Team) che coinvolge, da solo, oltre 170 mila partecipanti.

Healthsites usa il database OSM per tracciare una mappa di tutti gli ospedali, ambulatori e centri di cura.

LuftDaten / Centralinedalbasso usa i dati geografici OSM per mappare la qualità dell’aria

OpenSeaMap lo usa per mappare dati nautici

Flightaware mostra la posizione in tempo reale degli aerei in volo su mappe OSM

Missingmaps usa OSM per mappare le zone remote colpite da disastri non considerate dalle mappe commerciali

OpenRailwayMap raccoglie dati aggiornati sulle ferrovie

Mapscii usa il database OSM per realizzare mappe utilizzabili dai ciechi

Diverse mappe sui casi di Covid-19 come questa son state realizzate grazie ai dati OSM, co

Cycle.travel lo usa per tracciare percorsi ciclabili

Wandermap raccogle informazioni utili per escursionisti, così come WayMarketTracks

…i progetti sono tantissimi e questi sono solo una selezione fatta al volo!

 

Su https://osm-analytics.org/ vengono visualizzate le informazioni immesse dall’ Humanitarian OpenStreetMap Team. In questo caso gli edifici di due villaggi del Mali, del tutto assenti nelle mappe digitali commerciali

 

LA GESTIONE DEL DATABASE

Come facilmente intuibile il database OSM, ricevendo aggiornamenti ogni minuto, non sta mai fermo. Ciononostante se visualizzi la mappa di una App o un sito basato su OSM non accadono situazioni tipo “Ops! E’comparsa una panchina all’improvviso!” e questo, giustamente, per diverse ragioni. Quando viene inserito un nuovo dato il database ha bisogno di qualche tempo per elaborarlo e verificare che sia una modifica coerente e non una castroneria tipo “Una montagna di 400 metri comparsa all’improvviso davanti al Duomo di Milano”. Dopodichè vengono fatte delle verifiche da parte dei volontari che controllano la sensatezza della modifica ecc. A seconda del tipo di modifica e della zona interessata questo processo può esser più o meno lungo: se si inserisce un “cancello con sbarra” su un sentiero di campagna in una zona poco frequentata questo verrà elaborato molto velocemente, ma se si correggesse ad esempio il tracciato di una strada stadale di grande percorrenza presso una località importante, la verifica ed eventuale discussione sulla correttezza di questa modifica potrebbe durare anche qualche giorno. In ogni caso, una volta accolta la modifica, il primo luogo in cui questa potrebbe esser visibile è ovviamente la mappa di openstreetmap.org (sempre a patto che sia un tipo di dato che tale mappa mostra). Dopodichè vengono gli altri siti ed App. Questi però non pescano subito i dati dal database principale ma hanno metodi e tempi molto diversi fra loro. Alcuni difatti utilizzano dei propri server in cui copiano il database OSM a cadenza periodica (ad esempio settimanale, mensile, trimestrale o come più gli va).

 

OsmAnd permette di scaricare offline le mappe OSM più aggiornate. Molte App commerciali invece tendono ad essere più lente nel recepire gli ultimi aggiornamenti

 

Questo gli permette di essere operativi ed avere mappe funzionanti anche nel caso in cui il server di OSM avesse qualche problema. Quando effettuano questa copia sui propri server in realtà non copiano davvero tutto ma solo la porzione di dati che gli interessa. Per esempio, una App per ciclisti britannici copierà solo i dati relativi alla Gran Bretagna che effettivamente usa. Acquisirà dunque gli aggiornamenti sui negozi di biciclette e sulle nuove piste ciclabili ma snobberà quelli su idranti, centraline elettriche, uffici postali, autovelox ed altre cose che tanto, nell’App, non segnala. Allo stesso modo questi siti ed App spesso evitano di copiare le modifiche più recenti seguendo il principio che i dati troppo “freschi” son stati visualizzati e verificati meno rispetto a quelli presenti da più tempo. Il risultato è che se oggi viene inserita una certa modifica, le App che si appoggiano direttamente al server di OSM la riceveranno istantaneamente mentre per le App che effettuano copie periodiche dei dati sui propri server potrebbe volerci addirittura qualche mese. Anche qui è una questione di scelte personali: meglio avere i dati più aggiornati col rischio di qualche incorrettezza o meglio dati meno aggiornati ma più certi?

 

MAPPE OFFLINE E SICUREZZA

Quando si consultano le mappe digitali di Google ed Apple, le rispettive App dialogano costantemente col server per comunicare istantaneamente la tua posizione e fornendoti la versione più aggiornata delle loro mappe. Pur esistendo la possibilità di salvare sul telefono alcune porzioni di mappa questo meccanismo è inevitabile: non si può usare le App di mappe commerciali se non si comunica la propria posizione e senza dialogare costantemente col server. Alcune App basate su OSM (non tutte) hanno invece un approccio diverso: al loro interno hanno solo una mappa-base del pianeta e lasciano all’utente la possibilità di scaricare sullo smartphone la porzione di mondo di cui vogliono avere la mappa dettagliata.

 

Alcune App “conoscono” solo le porzioni di territorio che hai scaricato sullo smartphone

In alcuni casi questo processo è manuale e bisogna selezionare la mappa del paese, regione o città che interessa da una lista, mentre in altri casi quest’operazione è semi-automatica (se zoommi sull’Abruzzo parte il download della mappa dell’Abruzzo). In altri casi ancora v’è un sistema misto (le mappe visualizzate sono quelle del server a meno che non le scarichi). In alcune App, ad esempio, si può scaricare una mappa generale dell’Italia che contiene solamente le strade principali e poi scaricarsi la mappa dettagliata di singole regioni o città che interessano. Ad esempio è possibile salvarsi offline la mappa delle strade dell’intera Italia, la mappa dettagliata della Sicilia e quella dettagliata di Roma. Su queste App gli aggiornamenti delle mappe scaricate oggline funzionano allo stesso modo: semi-automatico per alcune, manuale per altre e misto per altre ancora. Poter scaricare le mappe sul proprio dispositivo porta co sè diversi vantaggi, i primi dei quali sono l’essere accessibili anche se non c’è campo e non consumare costantemente banda per ri-scaricare sempre e solo le stesse strade. Poichè lo spazio su smartphone è quello che è non si avrà mai l’intero database OSM salvato, ma le App basate su mappe offline solitamente sanno gestire la cosa a dovere e se per il tuo viaggio hai necessità di salvarti la mappa dell’intera Romania ma non hai più spazio è del tutto indolore liberarne un po cancellando quelle di territori che non ti serve consultare al momento. Tra i vantaggi delle mappe offline v’è anche il fatto che sono solitamente più scattanti e possono essere consultate, navigate, si possono fare ricerche su di essa senza trasmettere mai a nessuno la propria posizione o informazioni su cosa stai cercando (se cerchi “Ascoli” su Google Maps la richiesta viene inviata ai server di Google che innanzitutto registrano che hai “cercato Ascoli alle 17.34” e solo dopo di ciò inviano la posizione di Ascoli al tuo smartphone). Con questo tipo di App invece si possono pure registrare i propri tracciati GPS nella certezza che questi saranno presenti solo e soltanto sul proprio telefono.

La preferenza per soluzioni offline però porta con sè anche qualche piccolo inghippo. Il primo è che gli aggiornamenti delle mappe scaricabili offline non sono sempre automatiche o ben segnalate ed ovviamente è un qualcosa a cui bisogna prestare una certa attenzione.

Il secondo riguarda il tempo che l’App può impiegare a calcolare i percorsi. Se si chiede a Google Maps di calcolare il percorso da Milano a Napoli, fondamentalmente l’App manda la richiesta ai server di Google i quali innanzitutto registrano che hai “cercato il percorso da Milano a Napoli alle 18.42”, poi effettuano il calcolo e restituiscono all’App il percorso consigliato. Il tutto in pochissimi secondi. Al contrario se si usa una App indipendente che fa fare questo calcolo allo smartphone senza comunicare nulla al server, da un lato non si regalano i propri dati in giro ma dall’altro questo ci metterà molto più tempo (il processore di uno smartphone è niente rispetto a quello di un grosso server). Su certe App, ad esempio, calcolare un percorso di 400Km può impiegare anche tre minuti. Anche qui è una questione di scelte: preferire una App scattante ma che comunica le proprie ricerche ad un server cui dobbiamo fidarci o una più solida ma lenta? Bisogna però considerare che una App che sa fare questi calcoli in proprio sarà autonoma anche nel bel mezzo di una grotta in fondo a un burrone in una valle sperduta in cui non c’è campo.

Il terzo inghippo riguarda la funzione “cerca” delle App, ma lo vedremo meglio più avanti.

 

 

IL GPS DI PER SE’ NON CI “TRACCIA”

Una domanda comune a questo punto riguarda il sistema GPS a causa di una certa confusione su come funziona questo sistema e vale dunque la pena spendere due parole per spiegare mooooolto grossolanamente come funziona. Il sistema GPS si basa su una trentina di satelliti geostazionari che circondano l’intero globo da una distanza di circa ventimila chilometri dalla superficie terrestre. Per geostazionario si intende un satellite che “staziona”, ossia che sta sempre fisso sopra lo stesso punto della Terra: se un satellite GPS fosse stato posizionato, per esempio, esattamente sopra la verticale di casa tua, questo resterebbe sempre lì, di notte e di giorno. Questi satelliti si trovano ad un’altezza tale che da ogni punto del globo sia sempre possibile “vederne” almeno tre, per esempio, osservando il cielo dall’Italia potresti vedere quello sopra casa tua, uno che sta sopra la casa di un tizio di Mosca ed uno che sta sopra un cinema in Islanda. Questi satelliti trasmettono costantemente dei segnali radio contenenti alcuni dati, i più importanti dei quali sono la sua posizione e l’ora esatta, con una precisione al microsecondo.

 

Laura, Mario e Andrea all’opera

 

Quando ti perdi nel bel mezzo della campagna ed apri una App per capire cove cavolo sei, questa riceve i segnali radio trasmessi dai satelliti esattamente come la radiolina da quattro soldi che becca sempre Radio Maria. L’App, quindi, riceve una roba tipo questa:

SATELLITE LAURA
“Ciao! Sono Laura! La mia posizione esatta è XYZ e sono le ore 16:04:07…e 6 millisecondi

SATELLITE MARIO
“Ciao! Sono Mario! La mia posizione esatta è XYZ e sono le ore 16:04:07…e 23 millisecondi

SATELLITE ANDREA
“Ciao! Sono Andrea! La mia posizione esatta è XYZ e sono le ore 16:04:07…e 49 millisecondi

L’App riceve tutti questi segnali contemporaneamente ma… il suo orologio interno indica le 16:04:07… e 52 millisecondi! Questa differenze di orario dipendono dal fatto che il segnale inviato da satelliti tanto lontani ci mette un po ad arrivare allo stesso punto. Non serve molto per capire che più il satellite è lontano e più ci mette. A questo punto l’App calcola molto velocemente la differenza microscopica tra gli orari e capisce di essere molto vicino ad Andrea, un po meno vicino da Mario e molto lontano da Laura. Di conseguenza, conoscendo le loro posizioni esatte (che han trasmesso) e la velocità di trasmissione delle onde radio, riesce a calcolare le proprie coordinate e mostrarle sulla mappa. Si tratta di un processo chiamato triangolazione.

Per chi volesse saperne di più, online ci sono diverse mappe live come questa che mostrano la posizione in orbita di migliaia di satelliti artificiali di tutti i tipi. Su F-Droid è pure possibile scaricare GPStest, una curiosa App che elenca tutti i satelliti che il tuo smartphone sta rilevando in questo momento (e si, quello sopra casa tua lo becca SEMPRE).

Capito il meccanismo appare chiaro che un ricevitore GPS, in questo caso il tuo smartphone, per funzionare non ha bisogno di trasmettere niente a nessuno riguardo alla tua posizione! Quando si parla di localizzare qualcuno tramite il suo GPS non si intende certo che il suo smartphone comunichi la propria posizione ai satelliti (A Laura, Mario ed Andrea non gliene frega una cippa di dove tu sia) ma significa che lo smartphone sta inviando -via Internet- quelle coordinate che ha calcolato grazie ai segnali che ha ricevuto dai satelliti GPS. I navigatori da auto stand-alone tipo i TomTom o i Garmin da escursionismo difatti sono anch’essi ricevitori GPS eppure non si è mai sentito dire che si possa “rilevare la posizione” di un TomTom o di un Garmin. Questo può essere verificato facilmente anche provando ad utilizzare una App che funziona con mappe offline e verificare la propria posizione GPS con la modalità aereo attivata.

 

MANCANZE e “MEH”

A parte le valutazioni su pregi e difetti delle App che usano mappe e calcoli di percorso offline (che non sono dei difetti ma osservazioni su pro e contro di certe caratteristiche), al’ecosistema stesso di OSM è caratterizzato da alcune mancanze che fanno particolarmente sentire, soprattutto nel fare un paragone con gli strumenti commerciali.

 

I MODULI DI RICERCA
La prima mancanza che si riscontra quella di un ricerca interno efficiente. openstreetmap.org usa un certo software di ricerca e le App basate su OSM ne usano degli altri ma tuttavia il problema è abbastanza comune: è estremamente facile NON trovare quel che si cerca. In linea generale si può dire che più l’App è specializzata (per esempio una App dedicata solo agli spostamenti in automobili) e migliori sono i risultati, ma non è una regola che vale sempre. Giusto per fare due esempi, L’App Maps.me, pensata principalmente per viaggi turistici, ha un modulo di ricerca abbastanza intuitivo e veloce mentre al contrario, OsmAnd, che è una eccezionale App multifuzione opensource, ha un modulo di ricerca che necessita un po di pratica per esser appreso. In nessun caso però si arriva all’immediatezza del modulo di ricerca di Google Maps. Le capacità predittive di Google nel capire che se digiti “Parigi” è più probabile tu stia cercando la capitale francese che non una oscura “via Parigi” di una città vicina, da questo punto di vista è decisamente più efficiente rispetto alle altre soluzioni disponibili.

 

openstreetmap.org elabora in pochi secondi tragitti intercontinentali, ma se sbagli e scrivi Vladivostock col “ck” finale, è convinto tu voglia visitare uno stagno a qualche km. da Parigi

 

Le varie App rispondono a questa mancanza con diverse strategie: quelle specialistiche riescono a starci dentro perché gestiscono una quantità di informazioni minori e sono usate per scopi mirati; quelle più complesse, come OsmAnd, dovendo gestire una quantità di informazioni elevata utilizzano dei moduli di ricerca in cui l’utente deve compilare diversi passaggi. Per fare un esempio: su Google Maps, digitando anche malamente “via cavur roma”, il modulo di ricerca comprende comunque che si sta cercando Via Cavour a Roma e lo propone come prima soluzione. Per trovare la stessa via su OsmAnd è necessario:

  • saltare il modulo di ricerca base
  • selezionare “indirizzo”
  • selezionare “prima specifica la città”
  • digitando correttamente “Roma” le prime soluzioni proposte sono le località più vicine alla propria posizione che contengono “Roma” nel nome (Campagnano di Roma, Casa Roma, Chiarano Roma). La città di Roma, nel mio caso, è in quarta posizione
  • tornare indietro su “indirizzo”
  • digitare correttamente “via Cavour”

Dopo un po che ci si fa l’abitudine a fare tutti questi passaggi ci si mette un nonnulla ma resta il fatto che non c’è paragone con la semplicità del modulo di ricerca di Google.

In altre App e siti le ricerche funzionano benissimo a patto che nomi ed indirizzi siano indicati esattamente come vogliono loro (p.es. prima il nome della via, poi una virgola ed invine il nome della città. O il contrario). Insomma: effettuare le ricerche sulle proprie App non è proprio immediato ed è un campo che necessita certamente di miglioramenti.

A questa difficoltà va a sommarsi nuovamente la questione delle mappe offline: se sul tuo smartphone hai scaricato solo la mappa d’Italia e cerchi una via di Londra, l’App magari conoscerà Londra ma non troverà la via se prima non ne scarichi la mappa. Pare scontato, ma se si ha l’abitudine di usare le mappe di Google può non essere così immediato. Tutto ciò può risultare anche abbastanza antipatico perché se si dovesse ad esempio fare una ricerca sulla località chiamata Fauske senza sapere se sta in Svezia, Norvegia, Finlandia o Islanda non si potrebbe ottenere quest’informazione dall’App di mappe, ma bisognerebbe cercarsela sul web e solo dopo aver scoperto che sta in Norvegia si potrà tornare sull’App e scaricare la mappa corretta in modo che l’App stessa la possa trovare.

 

NIENTE TRAFFICO
La seconda mancanza riguarda le indicazioni del traffico live. Semplicemente non ci sono, ne su openstreetmap.org nè sulle App per OSM. Aggiungere questo tipo di dati non è tecnicamente difficile ma l’ostacolo principale è che le informazioni sul traffico perlopiù devono essere acquistate, non sono di libero accesso ed in alcuni casi vengono ottenute dalle big tech anche carpendo dati dalla posizione degli smartphone degli utenti. Insomma: non se ne fa niente.

 

3D
La terza ed ultima mancanza è quella di una mappa in rilievo paragonabile a quella di Google Earth. Il database OSM contiene i dati altimetrici di terreni e rilievi così come le altezze di numerosi edifici, ma solo alcune App proprietarie, al momento, li sfruttano in modo utile. Diversi sviluppatori stan portando avanti progetti collaterali ad OSM per renderne le mappe in 3D e l’argomento è “caldo” ma attualmente non v’è ancora nulla di utilizzabile da semplici utenti.

 

Uno dei tanti progetti intesi a dare tridimensionalità alle mappe OSM

 

“MEH”
Non proprio un punto debole ma piuttosto un “meh” da rilevare è che le informazioni sugli esercizi commerciali sono tendenzialmente più complete sulle mappe di Google. Non è solitamente un problema ma in alcuni casi può risultar antipatico dover uscire da OSM, fare una ricerca altrove e poi rientrare in OSM. Ovviamente non c’è nulla che impedisca di aggiornare i dati di tutte le attività commerciali su OSM ma poichè il mercato è Google-oriented è lì che i mercanti vanno a parare.

Un secondo, debolissimo “meh” è che in alcuni casi sarebbe apprezzabile veder convergere su openstreetmap.org alcune funzioni offerte dai progetti che gli ruotano attorno. Un esempio tra questi è Mapillary, il servizio simile a Street View. Se si naviga una mappa su openstreetmap.org e si volessero vedere le immagini a livello strada di una certa zona bisogna andare su mapillary.com, tornare nuovamente sulla stessa zona e lì si potrebbero vedere queste immagini. Questa convergenza tuttavia viene ottenuta da alcune App. Sulla già citata OsmAnd, per esempio, basta un comando per visualizzare le foto di Mapillary.

 

VOGLIO CONTRIBUIRE!

Se a questo punto, ci si sentisse dentro un irrefrenabile impulso di contribuire ad OSM mappando a più non posso è sufficiente iscriversi su openstreetmap.org ed iniziare a frequentarne i forum, leggere la wiki, prendere dimestichezza col suo funzionamento e chiedere consigli alla sua community.

 

Un editor di OSM

 

Questo articolo è giusto una panoramica su cos’è OpenStreetMap e sulle sue potenzialità ma per quanto riguarda il lavoro che c’è dietro è decisamente meglio chiedere direttamente a chi si occupa attivamente della sua gestione. L’unico consiglio che si può dare qui, semmai, è di farci un po un giro prima di modificare la mappa di Milano e indicare che è apparsa una montagna davanti al Duomo, ecco.

 

LE APP BASATE SU OSM

E per finire non si poteva che segnalare le App che usano mappe basate sul database OSM. Ce ne sono diverse decine tra cui scegliere ed alcune sono abbastanza particolari e molto specifiche. Essendoci quindi un po di tutto, prima di pigliare App a caso forse è meglio fare una prima breve riflessione sull’utilizzo che se ne vuol fare e delle situazioni in cui ci capita di aver bisogno di una mappa: spostamenti in auto? Viaggi all’estero? Escursionismo? Ciclismo? Deve poter registrare i tracciati GPS, esportarli ecc? Deve poter permettere di segnalare modifiche ad OSM? Che tipo di dati si preferisce visualizzare? Meglio una App che fa di tutto ma complessa o una che fa poche cose ma che sia chiara e semplice? Può valer la pena usare due App per due tipi di utilizzo distinti? In ogni caso, sia per Android che iOS le due App più note sono le già segnalate OsmAnd e Maps.me

 

OsmAnd è un vero e proprio coltellino svizzero: fa TUTTO! Navigatore vocale per auto, modalità escursionismo, registra i tracciati con le statistiche altimetriche, integra Mapillary, permette di visualizzate le mappe in innumerevoli modi e tantissime altre cose. Tanta ricchezza ovviamente significa alto grado di complessità e di conseguenza richiede un certo “addestramento” per esser usato al meglio, ma una volta fatto proprio diventa uno strumento insostituibile! E’disponibile anche su F-Droid.

Maps.me è pensata per viaggi turistici. E’molto leggera e le mappe che usa hanno una grafica leggera che ricorda quella di Google Maps ed è adatta a chi ha bisogno di un navigatore facile da usare e senza fronzoli. Su F-Droid è presente un suo fork (una “versione modificata”)  chiamata semplicemente Maps.

Navit è concepito puramente come navigatore automobilistico e può essere installato su diversi dispositivi.

OsmAnd e Navit sono software completamente liberi ed open source mentre Maps.me, pur essendo open source, è collegato ad una azienda che si occupa di viaggi. La versione su F-Droid chiamapa Maps invece è “pulita”.

Le altre App, come detto, sono diverse decine e ve n’è di tutti i tipi. Questi due link portano a pagine della wiki di OSM in cui vengono descritte una ad una  e confrontate fra loro (in inglese):

ELENCO delle App OSM per Android

ELENCO delle App OSM per iOS

Qui invece un link alle App OSM presenti su F.Droid

ELENCO delle App OSM su F-Droid

OsmAnd ed altre App permettono di fare piccole segnalazioni ad OSM, ad esempio per indicare che una certa strada è stata chiusa, ma se si volesse fare qualcosa di più anche da smartphone esiste Vespucci, una App pensata appositamente per i volontari di OSM. E’però consigliabile usarla solo se si ha già un minimo di esperienza nel modificare i dati OSM da desktop.

Chi volesse dare una mano ad aggiornare i dati OSM ma senza dover imparare a modificare le mappe ed aggiornarle può contrinuire usando StreetComplete! Si tratta di un’App carinissima che, una volta avviata, pone delle semplici domande riguardo alla zona in cui ti trovi e su cui OSM ha informazioni incomplete. E’ un modo molto intelligente ed utile di sfruttare alcuni elementi della gamification per realizzare un progetto da cui ne trae vantaggio il mondo intero!

Schermata di StreetComplete
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10 risposte a “Che cos’è davvero OpenStreetMap”

  1. marcomeacci dice :

    Accidenti, bellissimo e completissimo post.
    Utilizzo solitamente app basate su OSM per il trekking e da qualche giorno mi sono anche registrato per poter apportare io delle modifiche.
    Passeggiando nei sentieri intorno a casa mia ho notato che non tutti sono mappati e mi piacerebbe completare il lavoro.
    Ho visto che funziona, adesso ci sono anche alcuni percorsi inseriti da me e sono soddisfattissimo.
    Naturalmente non conoscevo tutti i dettagli di cui ha parlato tu e prenderò spunto per utilizzare anche altre App magari meno commerciali.
    Grazie.

    • Ca Gi dice :

      Mappare può dare belle soddisfazioni e sapere che diverse persone usufruiranno delle informazioni che hai fornito non ha prezzo!
      Difatti il trekking è uno di quei campi in cui OSM è imbattibile proprio perché bastano un paio di volontari per ogni zona per ritrovarsi mappe ricche di sentieri non ufficiali, piccole annotazioni su fontane, punti panoramici, cancelli, ecc. che nessuna mappa ‘calata dall’alto può eguagliare’ 👍

  2. maupao dice :

    Grazie per le informazioni che come al solito hai sintetizzato in modo completo e leggero da leggere. Anche io contribuisco al progetto e spesso lo faccio utilizzando Streetcomplet. Un interessante punto di partenza per conoscere altri aspetti di OSM che non finisci mai di scoprire.

    • Ca Gi dice :

      StreetComplete l’ho scoperto proprio nello scrivere l’articolo ed è un vero gioiellino che sto iniziando a usare anche come passatempo, tanto è facile da usare!

  3. iperborea dice :

    Ciao Ca Gi, grazie dell’articolo! Molto ben fatto e documentato.
    Un rapidissimo appunto solo per segnalarti che il link a WayMarkedTrails non sembra funzionare correttamente.
    Prova con questo: https://hiking.waymarkedtrails.org/#?map=3!34.6!-7.9

  4. malaerba dice :

    Qualche giorno fa ho postato un commento, ma ancora deve essere pubblicato. Credo sia finito nello spam. Oppure ti sto molto antipatico. :):)

    • Ca Gi dice :

      Mi sa tanto che sia finito nello spam, ma la cartella é già stata svuotata 😦

      • malaerba dice :

        Nessun problema, lo riscrivo. 🙂

        Gran bell’articolo, mi permetto solo di citare un plugin per OSMAND, utilissimo per chi si muove in bici: si chiama brouter, non è facilissimo da configurare (per le opzioni avanzate bisogna addirittura modificare dei file testo), ma ritengo i percorsi che calcola i migliori per chi si muove in bici. Tanto per cominciare permette di scegliere diversi profili (bici veloce, da viaggio, reclinata, ecc.), effettua tutti i calcoli offline quindi se viaggi all’estero non ti costringe ad usare il roaming e funziona pure dove non c’è campo, permette il calcolo di percorsi anche molto lunghi e in tempi più brevi di OSMAND.

        Qui una sua versione web dove si possono anche creare i file testo di cui sopra:
        http://brouter.de/brouter-web/
        e questa la scarna pagina del progetto
        http://brouter.de/brouter/index.html

  5. SteK dice :

    Come si possono scaricare i punti di interesse caricati su mappe openstreetmap da altri utenti (in pratica, come si fa per google my maps)?

    • Ca Gi dice :

      Se capisco bene ti interesserebbe un servizio tipo GoogleMyMaps ma basato su OSM. Se è così la cosa è possibile anche se forse non funziona proprio nel modo in cui immagini :-).

      Questoperché OpenStreetMap e GoogleMyMaps sono due cose assai diverse: GoogleMyMaps è un SERVIZIO che si appoggia sulla mappa GoogleMaps e chi aggiunge punti d’interesse ecc. su tale servizio non va a toccare il database geografico di GoogleMaps. GoogleMaps è la base e GoogleMyMaps è un servizio distinto che vi si poggia solamente.

      Al contrario gli utenti che collaborano ad OpenStreetMap, quando inseriscono dei dati vanno a interagire direttamente sul suo database, aggiornandolo. Gli utenti OpenStreetMap dunque agiscono proprio sulla mappa in sè con azioni tipo correggere la curva di una strada, aggiungere un semaforo ecc.

      Per avere un qualcosa tipo GoogleMyMaps bisognerà quindi cercare un SERVIZIO ESTERNO che si appoggia ad OpenStreetMap per creare mappe personalizzate. Ce ne sono alcuni ma quello che conosco meglio è https://umap.openstreetmap.fr/it/

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