BoxePolitics – ovvero del come mettiamo dialoghi e cazzotti sullo stesso piano
“Hai visto ieri in il match? X ha steso Y! Lo ha proprio suonato a dovere come si meritava! Viva X!”
Due combattenti, un ring, scontro frontale e chi resta in piedi vince. Scontro fisico puro, un po di strategia e preparazione mentale per determinare chi sa colpire e resistere nel modo più efficace e giù botte! Non é difficile da capire.
Cambio di scena: due o più persone in poltrona, un argomento, ognuno parla e chi ottiene più applausi vince. Anche il “dialogo” mostrato in televisione tra diversi ospiti o tra ospite e conduttore é strutturato come un match, solo che si usano parole e argomenti al posto dei pugni: chi ha argomenti e parole più forti vinc… ehm… ehm… no… piano… un’attimo… QUI C’E’ UN EVIDENTE SALTO LOGICO!!
2+2=5 (La muraglia cinese che divide la Louisiana dall’Arizona)
Due più due fa cinque. Bisogna accettarlo: E’COSI’ PERCHE’ LO DICONO TUTTI.
Non importa essersi informati, aver seguito centinaia di lezioni, imparato a memoria le tabelline, ottenuto una laurea in matematica: se ti trovi di fronte due o più persone che sostengono che 2+2=5 tu, che sostieni faccia 4, sei un povero sfigato bastiancontrario in minoranza che “non capisce”.
O peggio: se anziché limitarti a sostenere che “due più due fa quattro e non cinque” hai l’ardire di indicare prove materiali a tuo favore (schemi delle tabelline, testi di matematica ecc), con ogni probabilità verrai tacciato d’esser [ noioso / pesante / arrogante / antipatico / stressante / fondamentalista / troppo rigido ].
ATTENZIONE: qui non si parla di divergenze d’opinioni ma di pura e semplice negazione di fatti.