BoxePolitics – ovvero del come mettiamo dialoghi e cazzotti sullo stesso piano
“Hai visto ieri in il match? X ha steso Y! Lo ha proprio suonato a dovere come si meritava! Viva X!”
Due combattenti, un ring, scontro frontale e chi resta in piedi vince. Scontro fisico puro, un po di strategia e preparazione mentale per determinare chi sa colpire e resistere nel modo più efficace e giù botte! Non é difficile da capire.
Cambio di scena: due o più persone in poltrona, un argomento, ognuno parla e chi ottiene più applausi vince. Anche il “dialogo” mostrato in televisione tra diversi ospiti o tra ospite e conduttore é strutturato come un match, solo che si usano parole e argomenti al posto dei pugni: chi ha argomenti e parole più forti vinc… ehm… ehm… no… piano… un’attimo… QUI C’E’ UN EVIDENTE SALTO LOGICO!!
Propaganda a Cinque Stelle

Secondo la definizione di Wikipedia la Propaganda é “l’attività di disseminazione di idee e informazioni con lo scopo di indurre a specifiche attitudini e azioni” ovvero il “conscio, metodico e pianificato utilizzo di tecniche di persuasione per raggiungere specifici obiettivi atti a beneficiare coloro che organizzano il processo”. Senza voler affrontare appieno l’argomento in questo post é interessante notare come due comuni elenchi di “regole base” o “principi” della propaganda possano essere applicati pari-pari alle tecniche base di comunicazione del Movimento Cinque Stelle.
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Dove sta andando il Movimento Cinque Stelle?

GRILLO E CASALEGGIO
A detta di chi lo conosce personalmente Beppe Grillo é un uomo d’impeto, istintivo, “de panza” e non si fatica a crederlo, viste le performance di tutta una vita. É indignato ed arrabbiato per ottime ragioni ma sa solo tradurre questa rabbia in forme alla buona, grossolane e di facile presa. L’incontro con l’enigmatico Casaleggio ha evidentemente prodotto un’interessante alchimia in cui l’impeto di Grillo si fonde con gli ideali “visionari” di Casaleggio.
PLASMARE LA PROTESTA
Il più grande movimento di protesta che si sia visto in Italia negli ultimi vent’anni non é un movimento nato spontaneamente per le strade ma é una struttura ideata e plasmata da due milionari che ne detengono copyright e proprietà. Simpatizzanti ed attivisti del movimento possono aderire ad una struttura che appare aperta e libera finché non si vogliono toccare le linee guida dettate da Grillo e Casaleggio. In tal caso si vien messi alla porta ed espulsi: il più grande movimento di protesta italiano é una gabbia dorata le cui sbarre, disegnate e controllate esclusivamente da Grillo e Casaleggio, vengono accettate da chi vi entra senza poter mai acquisire il diritto di ridefinirle.
Sparatoria del 28 Febbraio: Grillo non va incolpato, ma…

Ieri mattina, 28 Febbraio 2013, durante il giuramento del Governo Letta un uomo ha sparato a due carabinieri di fronte a Palazzo Chigi ferendo di striscio pure una passante. L’uomo é stato catturato immediatamente. Uno dei due carabinieri, colpito a distanza ravvicinata, in questo momento é in prognosi riservata. Tutta la scena é stata mostrata in diretta poiché in quel momento era presente una troupe di RaiNews24 per documentare l’inizio del nuovo governo. Si é trattato di un gesto isolato di una persona sana di mente ma con diversi problemi familiari ed economici alle spalle che, poco più tardi, ha dichiarato di aver pianificato il gesto per “colpire i politici“, ma “[…] sapevo che non avrei mai e poi mai potuto raggiungerli. Allora ho pensato al palazzo, a chi ci sta davanti” ed ha scelto i carabinieri come vittime di ripiego.
La notizia e le drammatiche immagini sono state diffuse istantaneamente scatenando, come sempre in questi casi, dibattiti sulla legittimità dei media di mostrare il carabiniere ferito (prima ancora che i familiari fossero stati avvertiti), ma soprattutto ha generato accuse sul “mandante morale”.